Come affrontare alcuni temi centrali della tradizione filosofica, quali verità, soggettività, cura di sé, relazione con gli altri? La verità non è un concetto univoco, ma si declina secondo più modi, essendo la verità pragmatica che orienta nel mondo ed etica della sincerità opposta alla menzogna.
Può essere veritiera, la bugia? La verità è sia agente attivo della filosofia che sua linea di fuga, in relazione alla menzogna, al segreto e all’invenzione stessa della verità.
Esiste una razionalità pura ed esente da errori o almeno al riparo da influenze e opinioni? La ragione è strumento di interazione sociale e il ragionamento condiviso nell’interazione in gruppo è mezzo collettivo di produzione e valutazione delle argomentazioni e delle credenze.
La verità è un diritto da tutelare? Il vero potere in democrazia è potere del vero e del falso? L’aletheia nasce in Grecia come arma scettica, come regola primaria della sképsis, la ricerca.
La democrazia può comprendere se stessa ed anche essere considerata come indipendente dalle questioni di verità, siano esse normative o empiriche? Non è possibile evitare di indagare il rapporto tra verità e politica.
Qual è lo statuto della matematica e quale la sua natura? Si tratta di scoperta o di invenzione, singolare o plurale, eterna o contingente, naturale o convenzionale? Matematica e filosofia, calcolo e metafisica discendono da una grandiosa, originaria combinazione reciproca.
Tutti i cittadini, nella formazione delle opinioni, sono esposti all’influenza di vari mezzi di propaganda e comunicazione. Esistono anche dei bias emozionali che conducono a stime numeriche sfasate, quando si tratta di quantificare e misurare la portata di fenomeni sociali?